Il mito
Breve narrazione della livella nei racconti
La livella è uno strumento che misura il livellamento,
ovvero l'operazione del conseguimento di una parità. Questa funzionalità,
trasportata nella metafora, ha dato origine a diversi miti e storie legate al
concetto di uguaglianza e destino comune tra gli uomini. Celebre tra tutte è il
racconto “’A livella” di Totò, che recitando “A morte ‘o ssai che d’è? È ‘na
livella!” riassume il ruolo della morte nel chiarire l’eguaglianza di tutti
gli uomini annullando le differenze di ceto sociale. La narrazione di De Curtis,
che vede come protagonisti un nobile e un netturbino deceduti, si organizza
come dialogo tra le sagome dei due in un cimitero alla presenza del narratore,
la discussione è incentrata sulla vicinanza delle tombe dei due, malvista dal
nobile. Il racconto, similmente al “Discorso
sopra la nobiltà” di Giuseppe Parini, giunge alla conclusione che i
titoli nobiliari perdano il loro valore con la morte, che riporta gli uomini
allo stesso livello. In questa visione, è intercettabile il pensiero massonico
che attribuisce alla livella il significato di uguaglianza.
Di seguito alcune fotografie legate al racconto di Totò:
https://www.ilsuperuovo.it/la-morte-livella-il-divario-tra-nobili-e-umili-cittadini-parini-e-toto-rispondono/
https://www.vesuviolive.it/wp-content/uploads/2019/12/livella-bronzo-toto.jpg
https://www.vesuviolive.it/eventi/318796-livella-toto-bronzo-scultura/
http://www.antoniodecurtis.com/poesia8.htm
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https://medium.com/@paroledavendere/la-livella-2669c7b58d8c
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